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Tutti i miei ricordi di cucina sono legati in maniera indissolubile alla mia nonna materna.
Già quando andavo a trovarla per le vacanze estive da molto piccola (e con molto piccola intendo quando avevo meno di 6 anni) avevo il mio set di pentolini di plastica arancione con cui sgattaiolavo nel giardino davanti casa: dal giardino non mancavo mai di prendere erbe aromatiche, ma prima passavo sempre in cucina da nonna, sperando che stesse pulendo fagiolini, carote o altre verdure e che me ne desse un po’ per giocare.
Ho moltissime foto di una me piccina con il grembiule legato sui fianchi – e perfettamente a misura, aggiustato da nonna perché non cadessi camminandoci sopra – intenta a sgranare fagioli appoggiata alla mia sediolina di legno bianca, in terrazza e coi capelli raccolti in una coda di cavallo realizzata alla bell’e meglio.
Una delle tante foto, qui intenta a stendere pasta 🙂
Ricordo le ore seduta al tavolo intenta a fissarla mentre preparava da sola centinaia di tortellini, o mentre si dedicava a preparare le verdure per il soffritto del suo mitico ragù, che sarebbe gloriosamente finito sulle tagliatelle o nelle lasagne, sempre memorabili.
I miei ricordi a volte si confondono coi racconti di mamma e delle battaglie di nonna sprangata in cucina intenta a lottare con un capitone (tanto amato dal nonno di origini laziali e da lei detestato) tra strilli e colpi di mannaia.
Quando è mancato il nonno io avevo solo 6 anni e da allora la nonna è venuta a vivere con noi. Inutile dire che i rapporti, vivendo insieme, cambiano, ma i ricordi legati alla cucina sono aumentati col passare degli anni.
Uno dei periodi più gloriosi dell’anno è sempre stato quello del Carnevale, coi suoi fritti festosi e dalle mille forme dorate: il suo cavallo di battaglia, tra tutti, i Crostoli (bugie, chiacchiere, intrigoni, galani, cenci, frappe, frittelle o come li chiamate voi: sempre loro sono).
Lei ha sempre preparato tendenzialmente tre dolci per queste festività: i ravioli di ricotta e cacao, i fratini ed i crostoli, ma nonostante fossero tutti deliziosi, i crostoli erano sempre i più desiderati.
La ricetta è, come spesso accade quando si ha a che fare con le nonne, a cucchiai o q.b: questa, tra tutte le sue preparazioni dolci, è quella più standardizzata e facile da riprodurre. Sto ancora cercando di venire a capo di diversi suoi dolci fatti ad occhio: la speranza è l’ultima a morire, ma anche i ricordi si affrancano bene a mente e cuore.
CROSTOLI (ricetta della mia nonna Valentina)
Ingredienti (per parecchi crostoli, soprattutto se li tirate belli sottili. A me piacciono più cicciotti)
50 g di zucchero
1/2 bicchierino (di quelli da limoncello) di grappa
1/2 bicchiere di latte
30 gr di burro morbido
scorza di 1/2 limone
1 uovo
pizzicotto di sale
farina q.b (quanta ne prende la pasta per arrivare ad un composto della consistenza della pasta all’uovo, o leggermente più soffice)
olio di semi di girasole per friggere
zucchero a velo per spolverizzare
Preparazione
Unire tutti gli ingredienti dosati in una ciotola, poi iniziare ad aggiungere farina finché si otterrà un impasto dalla consistenza simile a quella della pasta all’uovo.
Coprire a campana e lasciar riposare una mezz’ora.
Io i crostoli li tiro con la macchinetta della pasta, perché devono diventare sottili come un velo, ma se non l’avete stendete più sottile che potete col mattarello.
Con l’accessorio per la pasta della mia planetaria, che stringe i rulli fino ad un massimo di 9, le ho stese a 7.
Portare l’olio a temperatura (180°) e friggere 2-3 pezzi alla volta, per non far scendere la temperatura dell’olio e riuscire a gestire bene la frittura.
I crostoli sono molto sottili e se non seguiti per bene si rischia di bruciarli: quindi non esagerare coi pezzi e friggere un po’ alla volta.
Farli scolare per bene su carta assorbente ed una volta freddi spolverizzarli di zucchero a velo.
ENGLISH VERSION
CROSTOLI (italian Carnival fritters: my grandma’s recipe)
Ingredients
50 g sugar
30 g grappa (every region uses a different liquor: it’s quite peculiar, but if you can’t use grappa use rhum insted)
1/2 glass milk (somewhere around 100 g)
30 gr soft butter
the zeste of half a lemon
1 egg
1 fat pinch of salt
all purpose flour (this is a typical italian grandma recipe: I managed to weight all other ingredients, but not the flour. You have to add it one tbs at a time, until you have a dough dry enough to be manipulated, not sticky al all. It’s quite similar to the fresh pasta dough, just a bit softer)
frying oil
icing sugar
Method
In the bowl of your stand mixer, fitted with the paddle attachment, add all the ingredients and, one tbs at a time, add flour until you have a quite stiff dough (almost like a fresh pasta dough: not sticky and easily manageable).
Put the dough inside the bowl, cover with wrap and let sit for 30 minutes.
You can now work in 2 ways: either with rolling pin (as my grandma did) or roll the dough with a pasta maker, if you have one (easiest method indeed).
In both ways, roll the dough until you can almost read a newspaper through it.
If you use the pasta maker, cut the stripe you get into rectangles – about 8 cm large) using a pasta or a pizza wheel. Also, make 1 or 2 cuts inside the rectangle.
If you roll it with rolling pin, make some stripes out of your dough to get rectangles of about 8 x 15 cm size. Make also 1 or 2 cuts inside the rectangle.
Preheat the oil to 356°F (180°C).
Cook 1 fritter at a time (it goes fast, 20 secs. and they are ready), leave them on paper towel and sprinkle with icing sugar only once completely cold.
They are super flaky and extremely fragiles, so be careful when handeling them.
chiara dice:
Pubblicato: 28 Gennaio 2015
Gia' che è quasi carnevale! Crostoli è un nome che associo alla mia frequentazione vicentina :) <3
Sarah risposte:
Pubblicato: 3 Febbraio 2015
....e ti capisco, già sai! :D
Racine_Carree dice:
Pubblicato: 28 Gennaio 2015
Già, la tua storia d'amore con la cucina iniziò allora e continua con magnifici risultati. Se la tua nonna fu l'artefice di tanta passione, tu poi hai saputo svilupparla ed esprimerla al meglio, e quella foto ti rappresenta bene. Sono orgogliosa di te. p.s. quand'è che mi fai i crostoli?
Sarah risposte:
Pubblicato: 3 Febbraio 2015
Crostoli o bomboloni? :)
Maddalena_Laschi dice:
Pubblicato: 29 Gennaio 2015
Anche i miei ricordi sono legati alla nonna, quella paterna però che vive ancora accanto ai miei e alla quale ho rubato di nascosto gesti lenti e sicuri che un giorno spero di insegnare a mia volta ai miei figli se lo vorranno, fatto sta che i ricordi di quando lei tirava la sfoglia o faceva i "cenci" sono vivissimi e indelebili! Adoro queste ricette, ne vado sempre in cerca! Complimenti per tutto, è' la prima volta che vengo qui. Maddalena
Sarah risposte:
Pubblicato: 3 Febbraio 2015
Ciao Maddalena, sì, una delle cose belle è proprio poi condividere questi meravigliosi ricordi che fanno parte di molti di noi, e ti assicuro che uno dei momenti più belli per me è sempre quando vedo il mio bimbo gustarsi qualcosa che ho cucinato e che mi ha aiutata a preparare. Quando poi gli preparo le ricette della sua bisnonna e lo vedo che gli piacciono, ecco, ancora mi emoziono: mi sembra di guardare me da piccola. :)
Ilaria_Guidi dice:
Pubblicato: 2 Febbraio 2015
Le nonne sono delle presenze preziose...che bello leggere le tue parole...mi ci sono rispecchiata molto...questa ricetta è davvero bella...e le tue foto sono meravigliose...hai uno stile molto personale e poetico...Complimenti per tutto! Un abbraccio Ila
Sarah risposte:
Pubblicato: 3 Febbraio 2015
Ilaria ciao, mi fa molto piacere leggerti qui. Amo quando qualcosa che fa parte dei miei ricordi risveglia quelli altrui, è una delle cose che preferisco in questa "vita social" che a volte sfugge un po' di mano. Un abbraccio a te e grazie del tuo apprezzamento :)